Comune di Castello di Godego
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PROCEDURE DI ATTIVAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO

In questa parte il Piano si propone, attraverso l’articolazione in fasi successive nei confronti di un evento che evolve (fase di attenzione, preallarme e allarme), di definire una procedura di intervento finalizzata all’immediata ed efficace gestione dell’emergenza attraverso l’ individuazione di referenti e di azioni che gli stessi, le strutture e gli organi di protezione civile devono compiere.

Durante il periodo ordinario il Comune di Castello di Godego, nella persona del Responsabile dell’Ufficio Protezione Civile (referente per il Piano), provvede alla normale attività di sorveglianza, all’attento controllo degli avvisi meteo, all’aggiornamento costante di tutte le risorse disponibili ecc… Quando si ravvisano le condizioni per una possibile crisi, si attiva la


FASE DI ATTENZIONE

La segnalazione, arrivata in Comune, deve essere attentamente valutata in considerazione dell’intensità e della durata dell’ evento, ma soprattutto, sulla base delle possibili conseguenze che la stessa potrebbe provocare sul territorio.
Nel caso di evento meteorologico le conseguenze possono essere deducibili attraverso l’analisi dello storico degli eventi oppure tramite indagini scientifiche riguardanti la saturazione dei suoli, sul tempo di corrivazione delle acque, sulla situazione delle portate di piena, sulla vulnerabilità del territorio, sull’intensità e la data delle ultime precipitazioni, ecc..
Nel caso di incidente rilevante le informazioni sulla situazione e sulla possibile evoluzione devono giungere direttamente dall’azienda interessata o dalla Prefettura.
Il referente comunale valuta la situazione e, a seguito delle analisi fatte o del peggioramento delle condizioni meteo o della procedura di monitoraggio continuativo 24 ore da parte dell’A.R.P.A.V., oppure se la situazione per diversi motivi facesse presumere un’evoluzione negativa, chiede al Sindaco di dichiarare la


FASE DI PREALLARME

Il Sindaco , a questo punto, attiva il Centro Operativo Comunale di protezione civile (COC), presieduto da lui stesso e composto dal Comitato di Protezione Civile e delle Funzioni di Supporto necessarie alla gestione dell’evento.

Il Sindaco GARANTISCE la sua reperibilità, anche fuori dall’orario di ufficio, nonché la reperibilità di un suo referente e di altri soggetti che lui stesso ritiene opportuno.
VERIFICA la gravità e l’evoluzione del fenomeno inviando tecnici  comunali oppure Volontari di Protezione Civile, con idonei apparati di comunicazione, nella zona interessata, per un sopralluogo finalizzato ad accertare la reale entità della situazione, stabilire le prime necessità e riferire in tempo reale al COC.
CONTROLLA quindi l’evoluzione del fenomeno, intensificando i collegamenti con il Centro Regionale di Meteorologia dell’ARPAV o con la Prefettura e tenendo costantemente informata la Regione, la Provincia, il Genio Civile, il Consorzio di Bonifica, l’UTG per le problematiche di ordine pubblico e gli altri Enti interessati al fenomeno.
Pertanto – in funzione dell’evolversi dell’evento - il Sindaco deve rendere nota la situazione a:
• Comuni limitrofi interessati (Loria, Riese Pio X, Castelfranco Veneto e San  Marino di Lupari)
• Provincia di Treviso – Ufficio Protezione Civile
• Vigili del Fuoco – Stazione di Castelfranco, Comando Provinciale di Treviso
• U.T.G. - Prefettura di Treviso
• Carabinieri di Riese Pio X
• Consorzio di Bonifica Pedemontano del Brenta e Consorzio di Bonifica Pedemontano del Brentella  e Pedemontano Brenta
• Ditte esterne (se necessario)
• La popolazione interessata

Già in questa fase il Sindaco ha la facoltà di adottare provvedimenti e misure per scongiurare l’insorgere di situazioni che potrebbero determinare pericolo per la pubblica incolumità, tramite ordinanze contingibili ed urgenti (Legge 225/92) e/o atti di somma urgenza.

Qualora la situazione si evolvesse positivamente, il Sindaco provvede a revocare lo stato di preallarme e stabilisce il ritorno alla fase di attenzione, informandone gli Enti  che a suo tempo erano stati  interessati.
In caso invece, di un ulteriore peggioramento sia delle condizioni meteo sia della situazione in generale, oppure nel caso di evoluzione negativa dell’incidente, il Sindaco dichiara la


FASE DI ALLARME – EMERGENZA

Il Sindaco gestisce in prima persona gli immediati momenti dell’emergenza supportato da tutto il Sistema comunale di Protezione Civile, procedendo alla completa attivazione del Centro Operativo Comunale (COC), attraverso la convocazione dei restanti responsabili delle Funzioni di Supporto. Il COC ha il compito di fronteggiare le prime necessità mentre Provincia, Regione, e gli altri organi di protezione Civile seguiranno l’evoluzione dell’evento provvedendo al supporto e al sostegno sia in termini di risorse che di assistenza.
In caso di incidente rilevate la coordinazioni delle azioni di intervento e soccorso viene esercitata dalla Prefettura.
Durante questa fase saranno attivati tutti gli organi e le strutture locali di Protezione Civile, coordinate dal COC, e verrà fornita la massima assistenza alla popolazione.

Il Sindaco, ovvero il COC, si relaziona, oltre che con i referenti delle funzioni di supporto (metodo Augustus), anche con i responsabili delle seguenti strutture:
• Vigili del Fuoco – Stazione di Castelfranco, Comando Provinciale di Treviso.
• Ufficio del Genio Civile regionale di Treviso
• Comuni limitrofi
• Provincia di Treviso
• Carabinieri di Riese Pio X
• Squadra di Protezione Civile
• Altro Volontariato
• Servizi Essenziali: ENEL., Telefonia fissa e cellulare, AscoPiave, Servizi Idrici della Castellana , altro
• Ditte esterne
• U.L.S.S.
• C.R.I.
• 118
• A.N.A.S.
• FF.SS.


 

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