Comune di Castello di Godego
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RISCHIO IDRAULICO

Le alluvioni sono tra le manifestazioni più tipiche del dissesto idrogeologico e sono causate da un corso d’acqua che, arricchitosi con una portata superiore a quella prevista, rompe le arginature oppure tracima sopra di esse, invadendo la zona circostante ed arrecando danni ad edifici, insediamenti industriali, vie di comunicazione, zone agricole, etc.
Solo in parte connesso al rischio da esondazione è il fenomeno del ristagno che si verifica in quelle zone che per caratteristiche geomorfologiche non dispongono di efficienti capacità di drenaggio superficiale e/o profondo (come la zona Est del territorio comunale dove il torrente Muson che ha depositato lo strato limoso/argilloso, colmando la depressione interconoide tra il fiume Brenta e il Piave di Montebelluna,) e pertanto risultano suscettibili al trattenimento di acque sulla superficie del terreno, siano esse di esondazione, meteoriche o di falda.

Nel territorio del comune di Castello di Godego non si registrano eventi alluvionali di vasta entità dal 1966, al contrario si presentano con sempre maggior frequenza momenti di sofferenza idraulica a seguito di precipitazioni particolarmente abbondanti ma non certo straordinarie (eventi di microcalamità) che ingenerano disagi e un senso di precarietà nella popolazione.

Per effettuare la valutazione sull’esposizione del territorio comunale al rischio alluvioni si sono confrontati:
1. interviste a abitanti locali e ai membri dell'ufficio tecnico comunale;


2. i dati storici relativi agli eventi del 1966, rilevati dall'Autorità di Bacino del  Brenta-Bacchiglione


immagine PAI bacino del  Brenta-Bacchiglione 



3. l’analisi del rischio idraulico, riportata nel Piano provinciale di Protezione Civile.

4. la valutazione del rischio idraulico eseguita dal Consorzio di Bonifica Pedemontano Brenta

carta tematica RISCHIO IDRAULICO BRENTA 


5. la valutazione del rischio idraulico eseguita dal Consorzio di Bonifica Pedemontano Brentella

carta tematica RISCHIO IDRAULICO BRENTELLA 
 


6. lo studio geologico del territorio comunale.

carta tematica RISCHIO GEOMORFOLOGICA 



7. lo studio ideologico-idraulico del torrente Bretone-Pighenzo



carta tematica RISCHIO IDRAULICO BRENTELLA 



Il risultato della sovrapposizione di queste indagini è riportato nella carta tematica che segue:



carta tematica RISCHIO IDRAULICO 



Sebbene durante le ultime due alluvioni storiche che hanno interessato la Regione Veneto (e non solo) nel 1882 e nel 1966, come evidenziano i dati del Genio Civile della Provincia di Treviso, il torrente Muson, nel tratto che interessa il comune, non ebbe a produrre degli straripamenti, l'aumento della urbanizzazione che negli ultimi 40 anni ha prodotto un aumento della densità abitativa di circa il 30% e una conseguente impermeabilizzazione del territorio, ha ridotto notevolmente il franco di sicurezza dall'epoca della sua progettazione (anno '30) e quindi resa più  probabile, per il ripetersi di eventi della portata di quelli citati, l’impossibilità del torrente a contenere il colmo di piena. Tuttavia, poiché il fondo d’alveo del Muson risulta incassato rispetto al piano di campagna circostante, non presenta un rischio elevato in quanto l’evento avrà uno svolgimento progressivo e non improvviso.

Al contrario il torrente Pighenzo-Brenton  poiché, come rilevato dallo “Studio ideologico-idraulico del torrente Brenton”, le arginature in essere non risultano in grado di contenere portate di piena per eventi con tempo di ritorno di 10 anni, sia nella zona agricola che nell’area del centro abitato, dove le continue limitazioni della sezioni di transito possono provocare rigurigiti e allagamenti delle zone circostanti, rappresenta un pericolo costante lungo tutta il suo percorso.
Si è quindi suddiviso il territorio in tre zone di rischio idraulico (come evidenziato nella tavola tematica): la prima ad alto rischio, corrispondente all’area di influenza del torrente Brenton-Pighenzo, una seconda a medio rischio, corrispondente all’area di influenza del fiume Muson e una terza a basso rischio corrispondente alla zona est (zona di ristagno).
Lungo il percorso del torrente Brenton sono stati individuati quattro siti (Incrocio vai Madonna – via Casoname, Via Cà Leoncino, Via Renier , via Santa Giustina e ponte ferroviario) in cui è opportuno istituire un servizio di sorveglianza non appena l’ente preposto (Arpav, Prefetture, Provincia) comunica lo stato di Pre-Allarme.


   carta tematica CHECK POINTS 





Cà Leoncino





Madonna






passaggio a livello





S. Giustina





ferrovia




Come precedentemente descritto, il rischio esiste in quanto tale quando l’evento naturale (in questo caso l’alluvione) viene ad interferire con le strutture o le attività antropiche. E’ quindi necessario censire anche queste per valutare gli effetti che l’evento può generare.
Nell’area interessata dal rischio idraulico risiedo circa 3800 persone di cui 13 persone disabili e sono stati censiti i seguenti elemento vulnerabili (ex DM 9 maggio 2001).


tipologia quantità

Edifici civili 1000
Edifici agro-zootecnici 200
Edifici industriali 70
Edifici religiosi 6
Edifici scolastici 4
Impianti sportivi 1
Stazione Ferroviaria 1


 

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